lunedì 20 agosto 2012

Viva viva Sant'Eusebio

L'odore del cemento bagnato.
Le mandorle fresche prese dalla busta di cartone e schiacciate sulla scala larga, dietro la cucina.
Le chiacchierate in terrazza la notte.
La granita.
I panini dolci.
Le mani che tagliano l'acqua cristallina.
L'asciugamano sul muretto.
L'asciugamano che sa di muffa.
La pianta a cinque petali bianchi che annaffiava il nonno, e il suo profumo delicatissimo.
Le litigate col nonno per non far togliere il glicine dal pergolato.
Le litigate col babbo per far rimettere il glicine sul pergolato.
I nomi dei venti imparati tutti gli anni da capo, e la loro direzione rispetto alla spiaggia.
Il sapore del pesce rubato sulla griglia mentre cuoce.
Il verde degli aghi del nostro pino.
La fatica a togliere i quintali di aghi del nostro pino.
Il giardino che guardi e dici: quest'anno cosa posso inventarmi?
Il limone selvatico con attaccato lo snorky subacqueo.
Il nettare dell'ibiscus rosso, uno per ogni anno.
La lampadina tonda del nonno nel bagno.
Il rumore delle betoniere che passano a intervalli fissi.
La luce accecante sull'acqua a mezzogiorno.
L'odore dell'intonaco al piano di sotto.
Le mie pinne piccolissime.
La povera stella marina in vetrina.
I bicchieri molati a mano di quando si è sposata nonna.
Le risate davanti alla sbinnonna che somiglia a babbo con la parrucca.
Le lenzuola rattoppate.
Il tabellone che facemmo a Elena con ritagli di giornali di calcio che parlavano di Baggio.
Il profiterol per l'onomastico di Elena, quello per l'onomastico di nonna, le sigarette per l'onomastico di mamma, il libro preso ai banchini che mi regalano per il mio onomastico.
Il baba'di mamma e zia di nascosto, da Vinci.
Le caramelle alla cannella nel cartoccio.
La barca dei pescespada in mezzo al lago di Ganzirri per San Nicola.
Il cavalluccio e l'uomo selvaggio, Mata e Grifone.
La fiera, il panino col wustel della fiera, i fuochi della fiera.
Lo scacciaspiriti di conchiglie fatto con elena valeria e ale.
Il bacilico'.
Il bagno ad Acqualadrone, a Torrefaro, un giro a  'ndinnammari.
Il giro dei laghi e il gelato al Fanalino.
Il conto delle flue rimaste.
L'omino che corre ad allanzare il pescespada sul ponte della flua.
La focaccia alla scarola.

4 commenti:

  1. Mi permetto di aggiungere: i mandarini cinese da mangiare con la buccia, il gregge di pecore che passava ogni tanto davanti a casa, il paninaio che tutte le mattine strombazzava col clacson, e ancora il mare,rimarrà per sempre il mio preferito!

    RispondiElimina
  2. Mi permetto di aggiungere: i mandarini cinese da mangiare con la buccia, il gregge di pecore che passava ogni tanto davanti a casa, il paninaio che tutte le mattine strombazzava col clacson, e ancora il mare,rimarrà per sempre il mio preferito!

    RispondiElimina