domenica 22 febbraio 2015

Noioso, nostalgico stomp

Fondamentalmente, non capisco. Mi chiedo come mai un nutrito stuolo di persone riesca ad andare tutte le domeniche a messa, e non a tener fede a quegli stessi principi non appena mette il piede fuori dalla chiesa. Come si può pensare che tutto si esaurisca nell'atto di pronunciarlo? far morire quei propositi nel momento stesso in cui le labbra si chiudono sulla parola prossimo e si aprono sulle parole amore e fratellanza. Eppure, verifico ogni giorno questo paradosso in persone pie che puoi:
- essere morto a terra e manco si fermano; peró la mattina tutti hanno parlato di bontá;
- chiedere aiuto, e puoi restare lì, sdraiato in mezzo alla cosiddetta comunitá;
- chiedere amicizia; scusa,sei una persona troppo triste per me,io ho bisogno di leggerezza, se vuoi andare al circolo però fanno una pizza buonissima...
Ma quale forma d'infantilismo e atavica ottusitá racchiude, la riduzione della morale al mero esercizio della parola? Possibile che sia più sopportabile ripetere in maniera ossessiva un mantra piuttosto che applicarlo nella vita? Non riuscirei mai a mantenere la promessa di trovarmi nello stesso posto alla stessa ora, a ripeter le stesse parole, ma non mi pesa affatto portare avanti certi principi e viverli, mettendoli in pratica. Voler bene. Capire se una persona sta male. Cercare di dare aiuto a chi è in difficoltá. Non abbandonare mai gli amici. Comunque lo vogliate chiamare, Dio o Rispetto e Amore per la vita, Lui è in quello che si fa,non in quello che si dice.
Concedineachinonneá,concedineachinonneá...

Nessun commento:

Posta un commento