giovedì 12 novembre 2015

WC indipendenti

Una scritta. Sottolineata. ''WC dipendenti'. Ci rido: io sono indubbiamente una WC dipendente,chi mi conosce lo sa,adoro trascorrere le ore in bagno. Ma mica solo per la comoditá di star seduti... anche solo per guardarsi i denti... leggere... prendersi una pausa dal mondo. Il bagno è il giardino segreto, uno spazio tuo. Ci rido. Poi rifletto:WC  dipendenti.Che significa che al capo,allora, questo spazio dovrebbe essere interdetto. Lo saprá lui? Mah. WC dipendenti. E la gente non dipendente no?Perchè no?Perchè non li conosciamo? Ma uno pure per essere accettato al cesso deve avere un'appartenenza di gruppo? No cani ed ebrei? E a noi non ci piacciono i ragni... un si fa entrare i ragni, come diceva Benigni.
Senza scarpe da ginnastica,come in discoteca. Solo con cravatta. Con tessera cgil. Maschi a destra. Femmine a sinistra. E ora ci son quelle commistioni strane...e come si fa? Gender. Suvvia, è un bagno,chi se ne frega chi sei e come la fai?l'unica distinzione seria e necessaria che vedo è l'handicap,per le esigenze concrete dell'individuo che ha difficoltá a muoversi nello spazio,e nemmeno, perchè nel 2015 tutti i bagni dovrebbero essere concepiti per tutti,abili disabili,gay, nichilisti, pro tav,dipendenti,renziani, interisti, cinesi,credenti...tutti uguali sulla tazza. Un mondo unito.

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